Il Cammino di Santiago di Compostela

Il Cammino di Santiago di Compostela

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FRANCIA - SPAGNA

“…Ultreya, Suseia, Santiago… Forza, che più avanti, più in alto c’è Santiago…”

Santiago de Compostela – San Giacomo: figlio del tuono e Matamoros

  • Conchiglie, frecce gialle, un fascio di stelle: le tue fedeli guide verso la Galizia
  • Il fascino di “Campus Stellae”… la seduzione mistico-religiosa del più famoso Pellegrinaggio
  • Spogliàti delle ovvie consuetudini, consapevolmente in cammino con la nostra libertà

Succede così...

ad un tratto si sente la necessità di partire per Santiago e così è andata anche per noi AcchiappaCammini

Da una chiacchierata con un amico, una serie di coincidenze, sicuramente un momento da comprendere in modo più consapevole, la voglia di terra sotto i piedi ma, non di una terra qualsiasi

Scatta d’improvviso l’irrefrenabile istinto di seguire la via delle Stelle.

E così d’improvviso ci si ritrova a fare ricerche su Giacomo, il figlio del tuono.

Si sceglie la tratta… fra tutte le arterie di “Campus Stellae” l’istinto ci guida alla più autentica quella del “Camino Frances”

Come saprai le tratte verso Santiago sono tantissime, alcune davvero stupende dal punto di vista paesaggistico:

  • Il Cammino Portoghese
  • Il Cammino del Nord
  • Il Cammino Primitivo
  • Il Cammino Inglese
  • La Via de la Plata
  • Il Cammino Aragonese

Ma con la promessa di percorrerle tutte, abbiamo deciso di partire da quello più autentico, dal più chiacchierato, camminato e carico di persone provenienti da ogni dove.

E così è stato… il Cammino Francese…

Il principio.

Il principio perché… dal Cammino di Santiago è accresciuta la volontà di camminare con la libertà sotto i piedi, su sentieri “sporchi e sudati” di storie, emozioni e esperienze, perché nulla al mondo può rendere un uomo più felice se non la vita stessa, la passione per questa vita.

Dal Cammino di Santiago è nato il desiderio di “Acchiappare altri cammini” e di trasmettere la passione, per il contatto natura-uomo che, si crea durante una sola tappa o un intero percorso.

Questo è Santiago

E’ la via per tutti

E’ tutti sulla stessa via

Santiago è essere in cammino in modo consapevole, è ASCOLTARE, è GUARDARE il nostro IO e dargli la possibilità di ESSERE il Cammino.

Santiago è cavalcare chilometri su chilometri, tentando di comunicare con le persone che ci affiancano, condividendo con loro: fatiche, preoccupazioni, pensieri, suggestioni e alla fine della giornata una buona birra spagnola, pervasi da un profondo senso di soddisfazione e di calma, di fronte alle aspettative frenetiche, del resto del mondo.

Santiago è una combinazione perfetta di leggende, miracoli, angeli, salvatori e guarigioni

un intreccio di battaglie e di predatori

si può narrare il più bel romanzo su Santiago de Compostela perché ognuno di noi custodisce il proprio Santiago.

Mossi dalla volontà di credere, mossi da un dio cristiano, pagano, dal Buddha o da Allah... non c’è religione che vincoli il Cammino di Santiago, oggi come secoli fa...

In ognuno di noi è nascosto un pellegrino, a volte un po’ timido, un po’ impaurito, accartocciato come un vecchio foglio di giornale…

ma è lì

e se lo cerchiamo sarà felice di preparare la “bisaccia”, di afferrare il “bordone” per prendere il posto del nostro “pilota Automatico” e guidarci sui sentieri di un percorso emozionale senza eguali.

Perché l’essere umano, per quanto a volte cerchi di confondersi, di farsi assorbire dalla frenesia di una realtà asettica e rarefatta, di farsi grande di fronte ad una Natura apparentemente sottomessa, per quanto a volte si renda schiavo delle consuetudini

ad un tratto capita che, scivola e come dopo aver battuto una bella zuccata sul pavimento, nel suo stordimento inizia a risentire un istinto quasi primordiale, animale se si può dire così, che gli urla di svegliarsi e di rimettersi in viaggio consapevolmente, ricollegando il cuore alla mente.

E se non hai battuto la testa sul pavimento di recente e ti è venuta voglia di partire per Santiago… non temere, perché avrai l’occasione di provare quella sensazione un passo dopo l’altro.

Alla volta del Cammino Francese...

Noi AcchiappaCammini avevamo picchiato forte la testa, qualcosa non andava… una serie di eventi poco favorevoli si susseguivano senza una tregua, come quando sei lì nel tentativo di raddrizzare quello stesso maledetto quadro che, però dritto proprio non ci vuole stare… ci sentivamo così… inermi di fronte al tempo che se ne andava, come la sabbia in una clessidra bucata…

Via veloce… sempre più veloce…

Lui il bene più prezioso che abbiamo... lui il TEMPO.

Su Santiago ci ha spinto la necessità di avere delle risposte che, solo il cammino PASSO DOPO PASSO avrebbe potuto darci… la necessità di sentirci cittadini del mondo, perché su Santiago ci si imbatte in persone provenienti da ogni parte della terra, ognuna con la propria storia di vita da raccontare, ognuno nella propria lingua.

Perché se un tempo Finisterre era l’ultima parte di mondo conosciuta, oggi a Finisterre si ha la possibilità di incontrare tutto il Nuovo Mondo.

Così è stato…

Solo pensieri positivi, solo sorrisi, solo piacevoli condivisioni...

Per capire quanto non siamo soli in realtà… come in quasi 800 km ci si possa ritrovare a consultare il cuore e i pensieri di persone mai viste prima ma, con cui si organizzano la spesa e le notti come dopo anni di convivenza, basta cancellare i “se” e i “ma” e partire.

Sei impaziente di metterti in cammino, vero?

Ecco le migliori scarpe da trekking per vivere questa esperienza al massimo.

Ma facciamo un salto nel passato.

Era l’anno 813 d.C. e il giovane Pelayo seguiva le stelle per ritrovare la sepoltura del Santo amico di Cristo, suo discepolo, Giacomo… il figlio del tuono.

In pochi anni il pellegrinaggio divenne un rituale di fede per moltitudini di pellegrini, ognuno di loro partiva solo dopo essersi spogliato di ogni avere, di ogni bene, dopo aver fatto testamento e scritto le volontà… allora si rischiava di non tornare dati i pericoli lungo il percorso… di morire.

Il rischio che corri oggi lungo il cammino, è quello di fare due chiacchere ogni tanto, con quella piccola voce che, hai silenziato per troppo tempo e che, ha finalmente la possibilità di mostrati il tuo ritratto che ti piaccia o no!

Tornerai con lei, in pace… facendo attenzione a silenziarla ancora.

Questo è Santiago.

Ora se sei pronto davvero è tempo di partire…

“ULTREYA”

Saint Jean Pied de Port è il punto di partenza unico e solo per la via del Cammino Francese, nodo nevralgico perché proprio qui si intrecciano le più battute “Viae Peregrinationis” di tutta Europa fin dai tempi bui del medioevo.

La direzione Roncisvalle ti farà assaporare il primo faticoso dislivello…

a proposito…

si sente spesso dire che Santiago è per tutti, che non comporta troppe difficoltà che, si può fare con bambini e cani…

ma attenzione a non sottovalutare l’impegno fisico!!

Vero…

il bello del cammino è che le tappe sono libere, vengono man mano in base alle giornate, al tuo tempo e alla voglia di chilometri da “assumere giornalmente” ma, in ogni caso è bene allenarsi nei mesi antecedenti la partenza.

Lungo il percorso il peso dei pensieri può innescare qualche insidia, aggiungi anche quello dello zaino che, per quanto ben calibrato, sicuramente ti darà qualche fastidio qua e là, le tue gambe e il tuo respiro devono essere in perfetta armonia

solo così potrai godere appieno delle meraviglie del Cammino.

A proposito dello zaino, scopri quali sono i migliori 5 zaini da 40L utilizzati da molti pellegrini sulla via per Santiago.

Valicati i Pirenei nella discesa verso Roncisvalle inizia a salire una piacevole euforia, è solo la prima tappa, nell’immediato si percepisce la magia di un qualcosa di remoto, lontano ma non perduto…

già perché Roncisvalle è sempre lì secoli dopo secoli, uomini dopo uomini è lì…

pronta ad accogliere i pellegrini, ad abbracciarli uno ad uno, per farli sentire indispensabili e protagonisti tutti, dello stesso incredibile disegno di vita.

Distinzione e uguaglianza, mai andate più d’accordo.

Boschi, pascoli, strade sterrate e bei ponti medievali, gruppi di case e odore di buono, di genuino.

Verso Pamplona un ponte dopo l’altro, l’Arga, importante fiume navarro ci segue per qualche chilometro, si raggiunge piacevolmente la prima importante città del Camino Francés… famosa per

“las fiestas de los San Fermines”.

Tori e pastori della Navarra i soli e unici protagonisti, dipinti di un folclore caldo e stracolmo di passione.

Da Pamplona attraverso i campi di cereali, lungo i sentieri del fiume Sadar, osservati dalla maestosità delle guerriere di Eolo (40 pale eoliche sfruttano irrefrenabili la forza del vento) verso l’Alto del Perdon.

Fermati quassù e se trovi un buon momento con pochi pellegrini intorno, cerca un po’ di silenzio chiudi gli occhi, dai una forma alle piatte statue di uomini, donne, bambini e animali di fronte a te, riportale nel loro tempo, dagli la possibilità di farti un sorriso.

il cammino di santiago di compostela alto del perdon

Con quest’immagine negli occhi e la Sierra del Perdon alle spalle arriviamo a Puente de la Reina.

Mentre cammini, non dimenticare gli uomini che, prima di te hanno fatto quegli stessi passi…

“Y desde aqui todos los Caminos a Santiago se hacen uno solo”

(“da questo punto tutti i cammini per Santiago diventano uno solo”)

Ci avviciniamo all’incrocio di tutte le vie per Santiago, zona di Cavalieri Templari, di fantasmi e antiche leggende, insaporite da un passaparola vecchio di secoli, come quella della Vergine di Puy detta anche del Txori (uccellino).

Puente de la Reina… eccoci

Il famoso ponte e…

Tra ulivi, boschi, zone deserte e un po’ brulle, classico paesaggio “riojanos”… ci spingiamo verso Logrono e il fiume Ebro.

Risuonano nell’aria gesta di eroi, quanti popoli si sono affaccendati su questi antichi ciotoli?

Dai romani ai celti, fino alla conquista araba e alla liberazione per mano del Cid Campeador.

Circondati da rovine e segni del passato lasciamo la cittadina, tra zone agricole, collina e pianura, lungamente, su passi a volte un po’ stanchi, ci avviciniamo a Burgos

Ovviamente dediti alle tradizioni e affamati di antiche storielle non potevamo perderci Santo Domingo De La Calzada e il “pellegrino impiccato”.

Cittadina ricca di miracoli come quella del gallo e della gallina… da qui un pollaio nella cattedrale.

“Santo Domingo de la Calzada, donde cantò la gallina despùes de asada”

Tra un incontro e l’altro…

sul sentiero dei cambiamenti di vita radicali…

conosciamo con piacere un paio di coppie che, hanno scelto di ricominciare una nuova esistenza proprio sul Cammino Francese…

Chi si è incontrato lungo il cammino, per sposarsi l’anno successivo sempre su terra di Santiago, chi invece ha gettato le chiavi della prima vita, solida sicura e priva di emozione, per indossare gli umili abiti dell’oste dagli occhi grandi e pieni di gioia nell’accogliere pellegrini ogni giorno…

Indimenticabile!

Con queste emozioni, regalateci da animi illuminati ci avviciniamo pian piano alla periferia di Burgos

Tenere la mente occupata in questo tratto è davvero cosa buona, visto il paesaggio poco confortevole e interessante, è il momento di trasformare i tuoi passi in un buon esercizio per scacciare qualche pensiero inquinante.

Rifletti sui giorni passati, sui sorrisi che ti hanno riempito gli occhi, su quel che hai lasciato a casa, non sfuggire alle ansie che possono nascere d’improvviso, accogliele con naturalezza e allontanatele.

Se sei partito da solo ora, non lo sarai già più, le chiacchiere coi compagni di cammino che, affiancano il tuo passo, le porterai nel cuore oltre Finisterre.

Così sarà più facile superare la zona industriale davvero poco suggestiva 😉

Burgos…

Eccola in lontananza…

Quante ne avrebbe da raccontare…

Teatro di battaglie e guerre in ogni tempo…

Tra le vie si respira un’aria antica che, sa di eroi come il Cid Campeador e di misteri come quelli che l’hanno avvolta durante il Governo franchista, per anni ne fu la base.

Se sei un amante del Gotico, non perderti la cattedrale, per nulla al mondo.

burgos

Un chilometro dietro l’altro, ci addentriamo nella zona dell’altopiano castigliano.

E’ giunto il tempo delle Mesetas…

Distese piatte, strade diritte, campi infiniti che variano dal verde al giallo oro a seconda della stagione…

Poche zone d’ombra e una strana sensazione di vuoto.

Questo è un buon tratto per mettere via le scarpe da trekking e far respirare i piedi.

Abbiamo selezionato per te i migliori sandali da trekking!

Qui tutto ciò che si incontra, appartiene al Cammino è nato per il Cammino

Così come i segni del passaggio dei Cavalieri templari che, di città in città proteggevano il passo dei pellegrini.

Il senso del sacro e il profondo rispetto che si incontrano lungo la via sono davvero incredibili.

Dalla solitudine delle mesetas alla provincia di Leon, continuiamo su la Calzada de los Pelegrinos, attento a non perder di vista le frecce gialle!

Coi piedi sul ponte in pietra, ovviamente piuttosto medievale di Villarmoros e 480 km alle spalle, si percepisce la sensazione di essere quasi a Leon.

Fondata come avamposto per la settima legione romana, si è trasformata in una delle più belle città della Spagna grazie ai popoli che l’hanno attraversata impreziosendola con monumenti, chiese, piazze e tradizioni instancabili e ancora ricche di emozione.

Affascinante e maestosa, Leon (dal latino legio) merita una sosta, anche qui non perderti la cattedrale con quasi 2000 metri quadrati di vetrate colorate.

Attento ai tuoi passi, non perdertene uno…

Si, uscendo da Leon non avrai grandi sorprese paesaggistiche e la tentazione di abbandonarsi in qualche crisi di metà cammino sarà forte…

Nel caso, con dolcezza, riportati al momento presente, alle belle sensazioni…

Amati per l’avventura che stai facendo.

Puoi condividere la fatica coi tuoi compagni di viaggio, fallo!

Ad un tratto l’incontro col Puente de Obrigo, coi suoi 204 metri e le 20 arcate, indimenticabile la storia che lo avvolge lasciandolo meraviglioso nonostante il tempo

Ricordato come Paso Honroso, il fantasma di un cavaliere di Leon potrebbe sfidarti per riscattare il suo onore.

Finalmente boschi, aria frizzantina, i saliscendi allietano la vista e rafforzano le gambe… paesini in pietra si susseguono veloci e poi la bella Astorga e l’incrocio col Camino de la Via de la Plata.

Tracce di Gaudì.

Ci attende la famosa salita verso la Cruz de Hierro… pazienza e costanza, un grande aiuto lungo i pendii dei Montes de Leon, rappresentanti del punto più alto del Camino… il paesaggio è un intreccio di boschi e distese erbose, attenti alle discese…

Ci pervade un senso di abbandono… forse per i villaggi un po’ persi e trascurati…

Ma… uno dei simboli più importanti del cammino ci aspetta…

La Cruz de Hierro a quasi 250 chilometri da Santiago…

Qua un tempo si lasciava un sasso come liberazione dai peccati, abbiamo lasciato un sasso anche noi ma, i nostri sassi, al posto dei peccati, si sono portati fin qui, passo dopo passo, il peso dei cattivi pensieri, quelli che vanno ad inquinare, insidiosi, la nostra felicità quotidiana…

…tra l’altro…

(secoli fa proprio in questo punto sorgeva un tempio dedicato a Mercurio, protettore dei cammini… coincidenze?)

e così li abbiamo lasciati lì… sassi e pensieri…

Fallo anche tu!

Per quanti passi le abbiamo attese: le “pietre miliari”

paletti in cemento lungo la via pronti a ricordarci che è la strada giusta…

terra di Galicia finalmente!

Un piccolo cenno a O’Cebreiro con le sue casette rotonde dal tetto di paglia… le Pallozas, abitate un tempo dalle antiche popolazioni celtiche della penisola iberica.

Tra saliscendi più o meno impegnativi e i boschi di alti e onnipotenti eucalipti, si arriva a Monte do Gozo, il Monte della Gioia, l’occhio cade sulla Cattedrale di Santiago un’ultima volta per poi perdere i suoi pinnacoli e iniziare la discesa.

Campus Stellae…

Questa ultima tappa non si può metter giù e descrivere così tanto facilmente…

I chilometri percorsi con più o meno fatica ci hanno segnati…

Le sensazioni provate sono un intruglio di fatica, gioia, confusione, euforia e un pizzico di tristezza.

Perché appena si arriva di fronte alla cattedrale è tutto così veloce, quasi frenetico.

Curiosi di vedere oscillare il Botafumeiro, il Portico de la Gloria, ansiosi di ritirare la Compostela, l’atmosfera percepita è di festa, di unione…

Mai come in questi momenti si può avere la fortuna di provare un forte senso di appartenenza al mondo.

Solo che poi ad un tratto ti accorgi che tutti quegli abbracci, quei discorsi buttati lì nel tentativo di imparare una nuova lingua, quelle nottate in cui facevi più fatica che di giorno, quei sorrisi regalati, le storie affascinanti con le loro persone altrettanto affascinanti

Ecco ti mancheranno da morire domani.

Santiago insegna... dona... esperienze ed emozioni che, saranno per sempre tue, solo tue.

il cammino di santiago di compostela la cattedrale

Il giorno dopo a Finisterre, sul bordo di Terra, dove ha fine il cammino, sarai lì a ringraziare…

Torna spesso quest’immagine di noi:

a braccia aperte sull’orlo del Mondo, con un immenso piacere stampato in viso, un senso di libertà profondo, dalla testa fin sotto gli scarponcini consumati, pervasi dalla sensazione di aver compiuto qualcosa di grandioso.

Buon Santiago e buona vita!

acchiappacammini cammino di santiago cartello
cammino di santiago mappa

IL CAMMINO DI SANTIAGO: QUANDO ANDARE

Cominciamo con il dire che il Cammino Francese è aperto tutto l’anno…

Tuttavia, nel periodo che va da novembre a marzo, non tutti gli Albergue sono aperti ed alcune tratte possono essere chiuse per neve (come ad esempio la via alta da Saint Jean Pied de Port a Roncisvalle).

I mesi più consigliati sono maggio, giugno e settembre.

In questi periodi dell’anno troverai un clima piacevole e dei meravigliosi colori ad accoglierti.

I mesi più caldi, luglio e agosto, sono sconsigliati per via dell’eccessivo caldo che potrai patire nelle zone più esposte (le mesetas ad esempio) e l’eccessivo affolamento.

Anche se il cammino in inverno con la neve che copre le pietre alla base della Cruz de Hierro non possiamo negare che abbia un certo fascino.

IL CAMMINO DI SANTIAGO: COME ARRIVARE

Si può raggiungere Saint Jean Pied de Port, ovvero l’inizio del Cammino Francese, con molteplici mezziaereo, treno, macchina o pullman.

La soluzione che ti consigliamo, e quella che noi Acchiappacammini abbiamo adottato, è di prendere un aereo.

Ti permette di non perdere troppo tempo nel trasferimento e risparmiare giorni preziosi da dedicare a te stesso e ai tuoi passi.

A seconda della zona d’Italia da cui parti, gli aeroporti più vicini sono Lourdes e Bordeaux.

In entrambi i casi, una volta atterrato, puoi prendere un treno per Bayonne e poi uno per Saint Jean Pied de Port.

Se arrivi a Lourdes, ti consigliamo di prendere un “taxi condiviso”.

E’ una prassi utilizzata da molti pellegrini che si mettono in viaggio da soli e spesso aiuta già a creare il clima e un piccolo gruppo con cui iniziare il tuo cammino.

Ricordati…

Ogni occasione è buona per “nutrire” lo spirito di condivisione che pervade il Cammino… anche il viaggio!

IL CAMMINO DI SANTIAGO: COSA PORTARE

Il consiglio più saggio che abbiamo sentito riguardo la preparazione di uno zaino per un viaggio da 30 giorni circa è di portarsi la roba per 3 giorni.

Questo può stupire qualcuno, ma in realtà, nell’occorrente per 3 giorni hai tutto quello che ti serve per completare l’intero cammino.

Per questo ti consigliamo di optare per uno zaino da 40L, perchè ha la capienza necessaria per il tuo cammino.

Guarda i migliori 5 zaini da 40L utilizzati dai pellegrini nel loro percorso verso Santiago.

Ma vediamo alcuni dettagli…

Se decidi di intraprendere il viaggio nei mesi più confortevoli, ti basteranno un paio di scarpe da trekking traspiranti (ecco i consigli per scarpe traspiranti da uomo e scarpe traspiranti da donna) e un paio di sandali da trekking (sandali uomo e sandali donna).

Un telo coprizaino e un kway o se preferisci una mantellina per coprire entrambi… senza un po’ di pioggia che cammino è…

Qualche integratore in gel, così pesa poco, e delle barrette energetiche per recuperare i sali minerali…

Non dimenticarti delle mollette per stendere i tuoi panni… a volte anche sullo zaino mentre sei in cammino.

E dello spago… utile per stendere se non c’è filo, ma anche come laccio di scorta nel caso le tue stringhe ti abbandonino in mezzo al sentiero.

Un pannello solare o una powerbank solare sono un piccolo surplus di peso che ti permetteranno di avere sempre i tuoi dispositivi carichi per splendide foto…

Ricordi indelebili che custodirai con cura al rientro… riassaporando quelle sensazioni vissute…

Ma soprattutto ricorda…

Ogni grammo in meno che metti nello zaino è un grammo in meno che ti trascinerai sulle spalle…

A questo proposito ti consigliamo, se anche tu come noi non sai rinunciare ad un buon libro, di non appesantirti con la versione cartacea…

La tecnologia ci fornisce strumenti molto utili…

Ormai puoi portarti dietro le tue letture preferite e gustartele attraverso il tuo smartphone o tablet con kindleunlimited… 

La tua schiena ti ringrazierà, fidati !!

Allora…

Sei pronto a partire?

Cerca subito la tua guida e programma il tuo cammino!

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