Il Cammino Selvaggio di El Mirador

Il Cammino Selvaggio di El Mirador

Cammini 0
cammino el mirador

Riserva della biosfera Maya, Guatemala

“Alla ricerca della civiltà perduta dei Maya”

Un Cammino selvaggio nella giungla guatemalteca del Petén – tra scimmie urlatrici e città ancora da scoprire.

  • Fatti catturare dalle vibrazioni misteriose della cultura Maya
  • Lasciati trasportare dal richiamo primordiale della foresta incontaminata
  • Arrampicati su “La Danta”, tra le più grandi piramidi del pianeta Terra

Il cammino selvaggio di El Mirador è da veri intrepidi.

Una vera e propria avventura nella giungla più estrema, attraverso liane, paludi stagionali e animali di ogni forma e dimensione, per non parlare di giaguari, serpenti ferro di lancia (Bothrops atrox) e insetti di ogni tipo.

Se siete amanti del rischio e tutto questo vi appassiona allora avete scelto il cammino giusto.

Abbandonerete la civiltà per addentrarvi nella selva primordiale, dormirete su amache appese agli alberi o tende da campeggio fornite da una qualche agenzia trovata online.

Prima di tutto è giusto sapere che la il sito archeologico di El Mirador è raggiungibile solo in elicottero oppure camminando.

Vi sentirete, per tanto, dei veri eroi ad affrontare questo cammino selvaggio e di sicuro avrete qualcosa di veramente unico da raccontare al vostro ritorno.

E’ importante sottolineare che la lunghezza del vostro cammino varierà dai 60 ai 100 km circa dato che non vi è un itinerario ben preciso all’interno delle rovine selvagge di El Mirador.

Considerate, inoltre, che questo immenso sito precolombiano, situato nel dipartimento di El Petén in Guatemala, si estende per una superficie di 25 km² e solo il 20% della superficie è stata riportata alla luce grazie agli scavi degli archeologi che tutt’ora si adoperano nel ridargli vita.

Magari sarete i primi ad assistere alla scoperta di una nuova rovina durante il vostro cammino…

Chi può saperlo!!!

cammino selvaggio el mirador

Quello che è sicuro è che la vostra avventura a piedi verso il selvaggio El Mirador partirà dal villaggio di Carmelita, dove già da subito capirete di essere tra i pochissimi escursionisti al mondo ad intraprendere questa fantastica camminata selvaggia.

Qui, presso la cooperativa locale, potrete assumere la vostra guida che, insieme agli arrieros (mulattieri) vi aiuterà a caricare tutti i rifornimenti essenziali per il viaggio, compresi tutti i beni di prima necessità e materiali da campeggio.

Vi raccomandiamo vivamente di non intraprendere in solitaria il cammino selvaggio di El Mirador visti i grossi pericoli in cui rischiate di imbattervi nella giungla più estrema, compreso l’altissimo rischio di perdervi.

Se deciderete di affidarvi a qualche agenzia trovata on line, fate tutte le considerazioni del caso, la sicurezza del vostro viaggio viene prima di ogni altra cosa.

Tenete comunque presente che la durata del cammino selvaggio di El Mirador si aggira sempre intorno ai 5/6 giorni.

Le opzioni di percorso sono due: quello principale, decisamente più ampio ma a volte molto fangoso ed uno secondario, che si addentra nella selva più fitta e segue un itinerario creato dalle guide locali nel corso degli anni.

Dopo aver lasciato il villaggio di Carmelita vi inoltrerete già da subito nella fitta foresta.

La natura incontaminata vi sovrasterà impedendo quasi al sole di far filtrare i suoi raggi.

Il vostro cammino proseguirà per circa 3 ore prima di giungere alle rovine di La Florida, un piccolo insediamento della stessa epoca di Tikal, quest’ultima, ad oggi, la principale attrazione turistica del Guatemala, nonché sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Avrete la possibilità di trascorrere le vostre notti all’interno di accampamenti di Chicleros (raccoglitori di gomma vegetale da masticare), dove monterete le vostre amache/tende per poi lasciarvi ai suoni più profondi che la natura vi offre.

Il giorno seguente si riparte per una camminata di circa 30 km in direzione di Nakbe, un sito archeologico della civiltà Maya veramente affascinate.

Vecchi palazzi diroccati e templi faranno da cornice all’emozioni primordiali del vostro viaggio.

Il cammino selvaggio di El Mirador vi regalerà quel senso di libertà unico che poche altre mete al mondo potranno farvi rivivere.

E’ proprio da Nakbe che avrete l’onore di percorrere una delle tipiche “strade bianche” di gesso dei Maya chiamate “sacbé” , larga circa 20 metri, che corre sopraelevata fino a El Mirador.

Tucani, scimmie urlatrici e armadilli accompagneranno questo vostro tratto di cammino.

scimmia urlatrice

Se sarete fortunati potrete anche individuare tracce di giaguari e puma che popolano l’area.

Nel vostro quarto giorno di cammino arriverete a destinazione: le rovine di El Mirador.

Sviluppatasi a partire dal X secolo a.C. raggiunge il suo massimo splendore tra il 300 a.C. e il 150 d.C.

Circa il doppio in dimensione rispetto a Tikal, El Mirador fu scoperto nel 1926 ma non gli viene data importanza fino al 1962 quando Ian Granham ne ricrea la sua prima mappa.

Solo più tardi, nel 1978, giunge in questo sito una spedizione archeologica per iniziarne gli studi.

L’archeologo Richard Hansen (cosulente speciale di Mel Gibson per il film Apocalypto) decide di dedicare la sua vita a questo meraviglioso sito con l’obiettivo, di poter condividere un domani tanta magnificenza, con il resto dell’umanità.

Un’atmosfera magica sotto i vostri passi; protagonisti di un pezzo di storia che va al di là del mistero.

Vi sembrerà di rivivere le scene del film.

Le emozioni più forti le vivrete dopo essere giunti in cima a La Danta.

Con un’altezza di 72 metri, questa piramide, detiene il record di edificio più alto mai costruita dalla civiltà Maya.

La salita verso la cima è piuttosto ripida e sconnessa ma una volta in cima ammirerete uno spettacolo unico al mondo.

La giungla più fitta si estenderà verso l’infinito a ricoprire quella che un tempo era una città di 100.000 persone.

Poter ammirare il sorgere o il tramontare del sole da questa posizione è sicuramente una delle esperienze più straordinarie che potete regalarvi.

Ma lo spettacolo che il cammino selvaggio di El Mirador vi può offire non termina qui.

All’interno di questo meraviglioso sito si trovano altri complessi di edifici tra cui uno denominato El Tigre, una piramide triadica che vanta un’altezza di 55 metri, che avrete sicuramente l’occasione di vedere.

Dopo aver visitato al meglio questo antico dominio Maya vi accamperete nuovamente per la notte nei pressi della stazione di ricerca archeologica di El Mirador.

Il giorno successivo si riparte in direzione di El Tintal, altro vasto sito Maya dell’area di Rio Bec, per un cammino di circa 19 km.

Piramidi, palazzi ed altri edifici inghiottiti dalla vegetazione vi accompagneranno in questo percorso.

Avrete inoltre l’occasione di ammirare un antico campo utilizzato dai Maya per i loro famosi giochi con la palla.

In questo magnifico scenario potrete godervi il vostro ultimo tramonto, nella natura più selvaggia, prima di rientrare, il giorno successivo, a Carmelita e poi alla civiltà.

Concedetevi del buon tempo per studiare questo percorso così affascinate.

Il cammino selvaggio di El Mirador, con il suo grande velo di mistero ancora da svelare, vi aprirà magari la mente per qualche scelta speciale nella vostra vita.

acchiappacammini el mirador cartello
el mirador mappa

IL CAMMINO SELVAGGIO DI EL MIRADOR: QUANDO ANDARE

L’elemento che maggiormente va considerato durante la vostra programmazione verso El Mirador è sicuramente la pioggia.

La foresta durante le stagioni più piovose diventa veramente impervia e di difficile accesso a causa del fango e della moltitudine di insetti di ogni tipo.

E’ per tanto consigliato optare per la stagione più secca: da febbraio a maggio.

Considerate comunque che il clima può essere caldo, molto umido e freddo di notte.

IL CAMMINO SELVAGGIO DI EL MIRADOR: COME ARRIVARE

E’ possibile raggiungere il villaggio di Carmelita, cuore della Riserva della Biosfera Maya e punto di partenza della vostra spedizione, direttamente dalla città di Flores in Guatemala.

La durata del tragitto è di circa 3 ore di strada sterrata.

Per arrivare a Flores esistono voli di linea che partono direttamente da Città del Guatemala.

IL CAMMINO SELVAGGIO DI EL MIRADOR: COSA PORTARE

Vediamo insieme cosa è necessario portare partendo dal presupposto che abbiate optato per la stagione più secca.

Sicuramente indumenti che vi coprano per bene tutto il corpo per isolarvi da eventuali morsi di insetti e da eventuali graffi che vi potete procurare a causa della fitta vegetazione.

Altamente consigliate creme solari protettive e repellenti per zanzare.

Considerate inoltre di inserire all’interno del vostro zaino indumenti e protezioni per la pioggia, la foresta è imprevedibile.

All’insegna dell’avventura in cui state per immergervi ricordatevi di non lasciare a casa il vostro kit di sopravvivenza e il vostro filtro per l’acqua… potrebbero tornarvi utili…

Tenete ben presente che tutta la vostra attrezzatura verrà caricata sui cavalli dagli arrieteros (mulattieri) direttamente alla partenza dal villaggio di Carmelita.

Saranno le agenzie che troverete a fornirvi tutte le attrezzature necessarie per i pernottamenti comprese tende e amache.

Ricordatevi di portare con voi uno zainetto leggero per i beni di prima necessità.

Gli AcchiappaCammini vi augurano Buon viaggio… abbiate cura di voi

I Maya vi aspettano…

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